Carissime e Carissimi,
quest’anno il Natale per me sarà speciale perché sarà il primo che trascorrerò nel ruolo di Dirigente dell’Ufficio di Ambito Territoriale di Salerno.
Sono passati soltanto tre mesi dall’inizio di questo percorso, ma già sento che assieme potremo operare nel migliore dei modi per permettere a ciò che ci accomuna e che abbiamo più a cuore, la Scuola e i nostri ragazzi, di germogliare e crescere.
In questo breve intervallo temporale ho tentato in primo luogo di essere vicino a voi tutti, dedicandomi a ciascuno secondo il tempo e gli strumenti a mia disposizione, sicuramente non nella misura bastevole, ma con la sicura intenzione di colmare questa carenza in futuro.
Ho girato in lungo e in largo questo territorio meraviglioso, correndo contro il tempo e spesso nella stessa giornata: dalla costiera cilentana a quella amalfitana, dal Vallo di Diano all’Agro nocerino-sarnese, ovunque ho ricevuto un’accoglienza a dir poco calorosa, ben superiore ad ogni mia aspettativa, che immediatamente mi ha fatto sentire avvolto in un caloroso abbraccio e parte di una vera e propria famiglia.
I momenti che ho esperito non sono comunque costituiti solo da positività e soddisfazioni, ma anche da ansie e preoccupazioni, che riguardano sia un presente problematico sia un futuro che sovente si presenta pieno di dubbi e interrogativi non solo per noi, ma per il mondo in generale.
Adesso però non è l’occasione per lasciarsi andare alla malinconia e alle incertezze, ma è tempo di nutrire pensieri positivi, complice il clima di festa che pervade l’aere in maniera universale, a prescindere dalla fede religiosa di ciascuno.
E ancora una volta è il caso di ricordare che, dopo tante privazioni a livello relazionale, dopo tanti sacrifici, dopo tanti divieti, obblighi e limitazioni, pur senza dimenticare ciò che è stato, possiamo realizzare un nuovo trampolino di lancio e pianificare la rinascita e la ripresa del mondo scolastico, potenziando lo spirito progettuale, incrementando nuove idee e aprendo varchi e orizzonti. Il mio augurio per tutti, per Natale e per l’anno che verrà, è dunque quello di riuscire sempre a reinventarsi, a farsi contagiare dall’ottimismo e dalla speranza per il futuro che leggiamo negli occhi dei giovani e a cercare di trasformare i sogni di questi in realtà concrete, accompagnandoli verso un futuro che abbia la pretesa di essere migliore di un passato, che non va rimpianto, ma deve costituire una ripartenza e una sfida al miglioramento. Siamo vicini, siamo solidali, sosteniamoci e cerchiamo di essere uniti, perché, come scriveva nella filastrocca Zampognaro il maestro Rodari, “Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno”.
IL DIRIGENTE
Dott. Mimì Minella
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